Di: Alessandro
Gentile Matteotti, non stento a credere che in un processo gigantesco e tumultuoso come quello dell’emigrazione (economica, politica, dei rifugiati, degli affamati eccetera eccetera) esista anche il...
View ArticleDi: Giuseppe
Caro Alessandro, Anche a me piacerebbe vivere in un mondo così. Davvero! Operazioni di identificazione che durano pochi minuti, ricerca di lavoro e di alloggio che durano pochi giorni. Purtroppo però...
View ArticleDi: Irene
Ivo: non parlavo di aiutare, ma di smettere di sfruttare, rubare e considerare il resto del mondo come casa propria. Gli aiuti sono l’altra faccia della medaglia colonialista.
View ArticleDi: egidio scrimieri
Caro Robecchi, la sua versione dei fatti e’ tanto colorita quanto sfocata. Al di la’ delle chiacchiere e delle caricature di certi settori della propaganda politica la vera notizia di questi ultimi...
View ArticleDi: Alessandro
Caro Scrimieri, è vero, non muoiono in mare perché muoiono più giù, noi non li vediamo, fingiamo di non saperlo e tutto va bene. Una cosa piuttosto schifosa. Quanto all’Onu ha detto chiaramente che...
View ArticleDi: egidio scrimieri
Lei ha ragione da vendere, caro Robecchi. Oh, se ne ha: quanto a finzioni noialtri siam maestri. Fingiamo di voler combattere gli scafisti trafficanti di essere umani e poi, quando vediamo un drastico...
View ArticleDi: a.r.
Vedo che butta la palla in tribuna, ma va bene, è un po’ sempre così. Prima morivano in mare e ora tre-cinquecento chilometri più a sud, e questo a lei va bene, perché usa il primo dato, quello che...
View ArticleDi: egidio scrimieri
Su, su, caro Robecchi, il cerimoniale liturgico della sinistra più’ osservante ed illuminata lo conosciamo tutti… Oggi il governo combattere lo scafismo? Rituale previsto: scendere in piazza e gridare...
View ArticleDi: Alessandro
Mah, vedo che le va bene così. Che è d’accordo. Anzi, le piace. Come dice Medici senza Frontiere, è un po’ complice. L’importante è che non muoiano in mezzo ai cogliono nostri, poi… cazzi loro. Direi...
View ArticleDi: egidio scrimieri
Rilevo che per lei, caro Robecchi, il dialogo e’ la ripetizione compulsiva di un medesimo concetto: conferma la mia impressione?
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